Il linguaggio medico è molto ricco di termini perché, da sempre, tutti hanno a che fare con la salute; da un lato ci sono i parlanti comuni che impiegano parole di uso vivo, dall’altro gli specialisti che ne utilizzano altre, spesso derivate dal greco antico. Non deve quindi stupire che possano esistere più termini con lo stesso significato, come nel caso di “dentista” (voce di uso comune) e “odontoiatra” (voce dotta).
La parola “dentista” è la più usata, deriva dal latino dĕns-dentis (dente) + -ista (suffisso utilizzato per formare parole indicanti persone che esercitano una professione) e compare per la prima volta in italiano in un testo scritto del 1797.
“Odontoiatra” è una parola di formazione moderna creata dal greco odoús-odóntos (dente) + iatrós-iatroũ (medico) e documentata per la prima volta in italiano in un testo scritto del 1927; il termine è utilizzato soprattutto dagli operatori del settore e in tutti i testi della legislazione recente.
Dentista e Odontoiatra sono dunque sinonimi che indicano la stessa figura professionale: la persona che cura i denti.
L’Odontoiatra è una delle 5 Professioni Sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute con Legge n. 409 del 1985.
Dal 1980 per esercitare la professione bisogna:
- conseguire la Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria.
- possedere l’Abilitazione all’esercizio professionale a seguito del superamento di apposito Esame di Stato.
- essere iscritti all’Albo Odontoiatri della FNOMCeO Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Per la provincia di Torino l’Albo è consultabile su OMCEO.TO.
- seguire l’aggiornamento “E.C.M. - Educazione continua in medicina”, il programma nazionale obbligatorio che prevede la frequenza, ogni anno, di corsi formativi finalizzati all’aggiornamento e al mantenimento di un elevato livello di conoscenze teorico-pratiche. L’aggiornamento E.C.M. è un dovere deontologico e, dal 2002, anche legale (in base al DLgs 502/1992 integrato dal DLgs 229/1999).
Dopo aver superato l’Esame di Stato l’Odontoiatra può scegliere di:
- diventare Ortodontista frequentando una delle Scuole di Specializzazione in Ortognatodonzia attive nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia italiane.
- perfezionare le proprie competenze professionali frequentando in ambito universitario un Dottorato di Ricerca o un Master di I e II livello oppure i corsi teorico-pratici (non E.C.M.) organizzati da associazioni sindacali o culturali del settore.
L’Odontoiatra svolge “attività inerenti alla diagnosi ed alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione ed alla riabilitazione odontoiatriche. Gli Odontoiatri possono prescrivere tutti i medicamenti necessari all'esercizio della loro professione”(Art. 2 della Legge n. 409 del 1985)
Ha inoltre un ruolo fondamentale nella prevenzione perché è in grado di intercettare malattie del cavo orale in fase iniziale, anche gravi (come ad es. le neoplasie) non di origine dentale, che vengono immediatamente segnalate al Medico Specialista di competenza.
- Come distinguere un buon Dentista, Giorgio Autieri, iDentikit, Magazine di informazione dentale dello Studio Dentistico Autieri&Doglio, n° 0, 2012
- Professione Odontoiatra (Atlante delle Professioni, Università degli Studi di Torino)
- Dentisti e Odontostomatologi (ISFOL, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
- Carta dei Diritti e dei Doveri dell'Odontoiatra (ISS Istituto Superiore della Sanità)